Sono trascorse soltanto poche settimane dalla dichiarazione di Eli Harari, CEO del produttore di memorie in tecnologia flash SanDisk, in base alla quale il Sistema Operativo Windows Vista non è ottimizzato per l'utilizzo in abbinamento ai dischi di nuova generazione SSD (Solid State Drive), ovvero a stato solido, ed ecco che PCWorld segnala il possibile avvio di una collaborazione tra Samsung, il gigante delle memorie flash, numero uno al mondo per i volumi prodotti, e Microsoft, in qualità di sviluppatore dell'OS Vista.
Lo scopo della partnership coincide proprio con quello di mettere a punto delle soluzioni che permettano al più recente degli OS, tra i sistemi consumer di MS, di controllare al meglio i dischi SSD, che ricordiamo essere potenzialmente non soltanto più affidabili, longevi ed economici, in termini di potenza elettrica assorbita, dei dischi magnetici, o hard disk drive (HDD), ma anche più veloci (insomma, rappresentano il futuro prossimo dei personal computer e dei sistemi server/workstation, ndr).
A limitare le prestazioni degli SSD con Vista è la differenza del funzionamento a livello logico e fisico oggi esistente tra SDD e HDD: per fissare le idee il cluster di un SSD ha una dimensione di 4kb mentre quello di un HDD ha una dimensione notevolmente superiore, essendo pari a 512kb. Appare evidente che, in uno scenario di questo tipo, il software deve essere predisposto per accogliere le novità dell'hardware e l'hardware deve essere utilizzabile senza richiedere costose reingegnerizzazioni del software attuale.
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