NVIDIA ha ufficialmente riconosciuto l'esistenza di problemi legati al surriscaldamento di alcune "vecchie gpu" impiegate in ambito mobile (l'aggettivo "vecchie" è utilizzato essenzialmente per escludere le nuove GeForce 9M, anche se il chip-maker statunitense non ha però precisato quali siano le linee interessate dalla criticità, ndr). In accordo al Wall Street Journal, a causa di un difetto di fabbricazione, le gpu interessate sono soggette a guasti per l'eccessivo surriscaldamento, per cui l'azienda è costretta a riparare, o più probabilmente, a sostituire il componente.
Pur riconoscendo che almeno una parte dei danneggiamenti è legata alla mancata ottimizzazione dal punto di vista dello smaltimento termico imputabile ai produttori dei notebook, NVIDIA ha già distribuito a questi ultimi un driver finalizzato a prevenire la temuta "overheating issue". Il software varia il controllo della ventola che raffredda il chip grafico; in soldoni, questa si avvia prima, riducendo così il "thermal stress" dei chip e prolungandone in ultima analisi la vita fisica (il principale effetto collaterale è naturalmente l'aumento del livello di rumore generato, ndr).
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