Il lancio della prima video card con gpu Maxwell, la GeForce GTX 750 Ti, non sancirà in casa NVIDIA la terminazione del lavoro di sviluppo dell'architettura Kepler, almeno nel segmento high-end del mercato.
A febbraio, infatti, è attesa l'introduzione della soluzione denominata GeForce GTX TITAN Black Edition, una implementazione più spinta dalla ex flag-ship GeForce GTX TITAN, e di una card dual-gpu, che potrebbe essere denominata dal marketing GeForce GTX 790, la cui commercializzazione dovrebbe avvenire a marzo.
La GeForce GTX TITAN Black Edition è finalizzata a sostituire l'attuale GeForce GTX TITAN: in accordo alla fonte, il suo chip grafico GK110 dovrebbe essere configurato in maniera molto simile a quello della GeForce GTX 780 Ti e integrare così 2880 CUDA core, 240 TMU e 48ROP, mentre il frame buffer, implementato con 6GB di RAM G-DDR5, dovrebbe scambiare i dati con la gpu attraverso un bus a 384-bit. Si attente però un boost delle frequenze di clock, a partire da quelle del core grafico.
La GeForce GTX 790 dovrebbe invece essere realizzata a partire da un PCB profondamente rinnovato, dovendo gestire due chip Kepler GK110, anche se questi ultimi saranno lievemente depotenziati per il contenimento del consumo energetico.
A tal proposito i rumor più recenti fanno riferimento a due chip dotati, ciascuno, di 2496 CUDA core, 208 TMU e 40 ROPs. Ogni gpu sarà poi connessa, mediante un bus a 320-bit, a un frame buffer dedicato di G-DDR5 avente una capacità pari 5GB. Ne consegue che la GeForce GTX 790 dovrebbe essere una monster card con 10GB di RAM.
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