Nel settore delle unità dedicate alla implementazione della memoria di massa si registra al momento il calo dei prezzi dei prodotti di tipo Solid State Drive (SSD); più in dettaglio, nella seconda parte dell'anno i grandi maker internazionali, tra cui Intel (cfr. questo documento per approfondire, ndr) e Adata Technology hanno progressivamente ridotto i prezzi per l'utente finale, nell'ottica di favorire la penetrazione nel mercato degli SSD in previsione del prossimo periodo natalizio.
Nello stesso tempo, i principali player del comparto, come Micron, Intel, Samsung Electronics, Toshiba e Hynix, stanno spingendo per lo sviluppo del processo di fabbricazione a 20nm dei chip di memoria NAND flash, in maniera tale da conseguire un ulteriore calo del costo dei prodotti finali che utilizzano tali componenti.
I prezzi degli hard disk tradizionali, o HDD, sono invece in lieve aumento nel corso nel trimestre corrente (per fissare le idee si tratta del 4%-5% per i modelli con capacità pari a 500GB); i grandi produttori, ovvero Seagate, Western Digital, Toshiba e Hitachi GST, stanno infatti riducendo la propria capacità produttiva, nonostante gli hard drive possano ancora vantare un volume di vendite importante, favorito dal fatto che il prezzo degli SSD resta in media 10 volte superiore a quello degli HDD.
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