NVIDIA autorizzerà la progettazione e la commercializzazione di motherboard basate sul chipset X58 di Intel e dotate di supporto per la tecnologia SLI ma non del chipset nForce 200, utilizzato come South Bridge della configurazione. La posizione del chip maker statunitense è ufficiale, nella misura in cui la prospettiva di cui sopra è stata annunciata da Tom Peterson, uomo NVIDIA della divisione che si occupa dei prodotti MCP.
Peterson ha precisato, inoltre, che NVIDIA reciterà comunque un ruolo primario, anche se non quello di fornitore di un componente indispensabile - il chipset nForce 200 appunto - per l'implementazione di soluzioni compliant con SLI, dal momento che si occuperà di certificare tutte le motherboard costruite intorno al chipset X58 di Intel (una sorta di "SLI Ready" di vecchia concezione, ndr) fornendo al board maker una key, qualora la scheda madre riceva l'agognata certificazione, destinata ad essere caricata nel bios. In un secondo momento, quando la motherboard è operativa, il driver di NVIDIA, che gestisce tra l'altro il funzionamento dello SLI, si farà carico di accedere al bios per ricavare il valore della key che, combinato con il device ID del chipset, indicherà al driver se abilitare o meno il supporto della tecnologia SLI sulla specifica configurazione hardware.
NVIDIA svilupperà il suo business imponendo ai board maker un costo per la certificazione; tuttavia i profitti per la compagnia americana saranno comunque più contenuti rispetto a quelli ottenibili dalle vendite dei chipset nForce 200.
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