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ATI smentisce i problemi produttivi con le gpu a 80nm

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17.06.2006 - ATI smentisce i problemi produttivi con le gpu a 80nm
L'arrivo di Windows Vista, atteso in ambito business per la fine di quest'anno e in quello consumer per il principio del prossimo (la data di lancio non è stata ancora ufficializzata da Microsoft, ndr), pone stringenti requisiti ai processori grafici in virtù del supporto delle DirectX di nuova generazione, versione 10. In particolare a cambiare sarà l'architettura per l'implementazione degli Shader: una gpu pienamente "Vista ready" dovrà infatti essere dotata di una gestione unificata di questi, in contrapposizione agli approcci attuali che prevedono unità separate per Pixel, Vertex e Geometry Shader.

Questo impone ad ATI e nVIDIA, i maggiori produttori di chip video in ambiente Windows, un radicale cambiamento del design dei loro prodotti, attesi verso la fine dell'anno: i chip ATI R600 e nVIDIA G80, di cui tanto si vocifera, dovranno supportare gli Shader in maniera unificata e, simultaneamente, essere capaci di operare a frequenze di clock molto elevate, dell'ordine di 700 o anche 800MHz. Con valori di tale entità non è difficile intuire che le nuove gpu, che si annunciano ad altissimo livello di integrazione, dovranno gestire al meglio la dissipazione della potenza in gioco. Affinchè questo obiettivo possa essere conseguito, ATI e nVIDIA dovranno necessariamente ricorrere a un processo produttivo dei chip più sofisticato, che impone il passaggio dalla soglia dei 90nm a quella degli 80nm.

E' in questo contesto che si inserisce la notizia che vi presentiamo oggi: infatti mentre, in base ai soliti rumors, nVIDIA pare essere a buon punto nello sviluppo di soluzioni tecnologiche che consentano il passaggio agli 80nm, la stessa cosa pare non "si dica" per ATI. Ciò ha innescato una serie di speculazioni, lesive per l'immagine del know-how del chip-maker canadese, a cui ha posto fine ATI stessa, con l'intervento del suo direttore di marketing per l'area Asiatica Orientale, Edward Chou.

Questi, in una recentissima intervista a DigiTimes, ha infatti affermato che "ATI sta concludendo la fase sperimentale della produzione di chip a 80nm e che da Settembre essa sarà la regola per tutte le nuove gpu". In accordo alla fonte, ATI ha pianificato la realizzazione in tecnologia a 80nm di una gpu di transizione, indicata con la sigla R580+, prima del lancio del chip R600: Edward Chou non ha però rilasciato commenti in proposito.



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