Nell'ambito di una intervista concessa dal dirigente di Sony Computer Entertainment Shuhei Yoshida a EuroGamer, il gigante nipponico ha preso posizione in merito alla tempistica che guiderà il passaggio in phase-out della sua attuale console flag-ship, la PlayStation 3, in favore del suo successore, naturalmente la PlayStation 4.
In accordo a Yoshida, una piattaforma di gioco, come la PS3 nello specifico, raggiunge la fine del suo ciclo evolutivo quando gli sviluppatori, che producono i titoli ad essa indirizzati, cominciano a essere limitati dalle potenzialità dell'hardware su cui lavorano, nella misura in cui la piattaforma viene pienamente utilizzata dal software, che risulta essere quindi pronto per altre sfide, o meglio per altre piattaforme.
Come sempre accade di fronte alle dichiarazioni ufficiali provenienti da esponenti di primo piano di grandi aziende, ed in particolare quando queste sono relative a tempistiche che per ovvi motivi dettano precise scelte di marketing non soltanto per la azienda stessa ma anche per i suoi competitor, in effetti quella di Yoshida non toglie e non aggiunge nulla rispetto a quanto già ci sapeva e/o ci si attendeva in maniera lecita.
Al momento, sebbene manchi anche qui l'ufficialità, la Wii di nuova generazione è attesa da Nintendo nel 2012, mentre per il successore della Xbox 360, firmato Microsoft naturalmente, bisognerà attendere il 2013; è in questo contesto che Sony dovrà decidere quando, e in che misura, l'attuale PS3 limiterà le possibilità di azione dei suoi game developer.
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