Sembrano ormai prossime alla risoluzione le problematiche incontrate da Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) in fase di produzione delle gpu con la relativamente nuova tecnologia a 40nm, i quali hanno in ultima analisi determinato la commercializzazione di un numero di chip, e quindi di schede grafiche, molto ridotto rispetto alle pianificazioni di NVIDIA e AMD.
In accordo al report di alcuni card maker taiwanensi, TSMC è riuscita nell'intento di ridurre la densità di dispositivi difettosi al valore di 0.1-0.3 per pollice quadrato mentre poche settimane tale valore era pari a ben 0.3-0.4 e conta di poter così rispondere meglio alla domanda del mercato prima del prossimo mese di maggio.
I card maker, tra cui i giganti Asustek Computer, Micro-Star International (MSI), Gigabyte Technology e Tul, hanno tuttavia già deciso di innalzare il prezzo dei loro prodotti, di circa il 5%-10%, al fine di bilanciare da un lato le perdite connesse con la scarsità di gpu e l'aumento dei prezzi dei chip di RAM dall'altro.
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