Sono on line le prime foto della card CMP 30HX di GIGABYTE. Questa scheda, come si può intuire peraltro dall'assenza dei connettori di output, è stata progettata per rispondere alle esigenze di coloro che operano nell'ambito del mining della criptovaluta.
La scheda CMP 30HX di GIGABYTE è basato su un processore di tipo CMP (Cryptocurrency Mining Processor) realizzato da NVIDIA per questo specifico ambito computazionale. Questo chip è fabbricato con il nodo a 12nm in accordo all'architettura grafica Turing, che sappiamo essere alla base delle GeForce della linea RTX 20.
In accordo alla fonte, la CMP 30HX di GIGABYTE è basata sulla "GPU", o meglio CMP, TU116-100, ed è equipaggiata con 6GB di memoria video GDDR6, ed è caratterizzata da un TDP pari a 125W. Questa board, inoltre, è caratterizzata da un hash rate (Ethereum) pari a 26MH/s, ed è questo un valore che la avvicina alla GeForce RTX 3060.
A tal proposito è evidente che le card con CMP possono essere interpretate come una misura adottata per limitare la domanda delle video card da parte dei "miner". Inoltre, l'utilizzo di chip fabbricati a 12nm non sottrae risorse per la produzione delle GPU Ampere, che sappiamo essere realizzate con geometria a 8nm.
Osserviamo, infine, che NVIDIA ha anche inserito una sorta di limitatore di hash rate nelle GeForce RTX 3060 inducendo un peggioramento delle prestazioni di queste card in ottica mining.
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