Facebook continua nella sua opera di innovazione. Questa volta il più noto dei siti Web orientati al social networking pare deciso a indicare, più o meno volontariamente, una strada che può cambiare l'intero ecosistema che ruota intorno ai sistemi di tipo server.
Infatti, al fine di allestire due data center fortemente personalizzati, uno nell'Oregon, peraltro quasi completato, e uno in North Carolina, Facebook ha richiesto la fornitura dell'hardware necessario non al partner tradizionale, ovvero Dell, ma agli ODM taiwanensi Quanta Computer in primis e Wistron in secundis (notiamo che l'acronicmo ODM sta per Original Design Manufacturer e indica l'azienda che progetta e produce un articolo per poi rivenderlo a terzi, o vendor, che lo commercializzano con il proprio brand, pur non avendo sostenuto realmente costi per la fase di progettazione e quella di produzione, ndr).
Facebook ha in un certo senso seguito una strategia già inaugurata da Google, che da mesi si sta rivolgendo agli ODM per la fornitura dei server; è altresì evidente che un simile contesto non può non preoccupare i vendor di primo livello, come Hewlett-Packard (HP), IBM e la stessa Dell, poichè nonostante il mercato dei server, sulla spinta anche del cloud computing, sia in crescita (con un delta positivo pari al 20% nel secondo trimestre, ndr), gli utenti finali cominciano a commissionare ordini direttamente agli ODM.
Un simile fenomeno ha la sua genesi in due differenti aspetti: da un lato, come è facile intuire, saltare il gradino rappresentato dal vendor rappresenta una riduzione dei costi certamente sensibile, stimata intorno 20%. Dall'altro, interagire direttamente con chi progetta i sistemi può semplificare e assecondare al meglio le richieste di personalizzazione degli apparati (Facebook, ad esempio, per i nuovi data center ha chiesto e ottenuto dagli ODM taiwanensi server con PSU e PCB custom, ndr).
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